Terracotta Trail

Terracotta Trail
Distanza:
80 km
Dislivello:
1800 d+
Tempo stimato:
5 ore
Difficoltà
3

Obiettivo di oggi è raggiungere le antiche fornaci di Impruneta, nelle terre del Chianti Classico e del Galestro, una materia argillosa inimitabile per resistenza e qualità, un prodotto naturale straordinario utilizzato fin dagli antichi etruschi e che fiorisce nel suo impiego architettonico durante il Rinascimento: basti pensare alla cupola del Duomo di Firenze del Brunelleschi, realizzata con tegole in cotto imprunetino.
Partiamo da Cerbaia sulla bellissima ciclabile del Fiume Pesa, raggiungiamo San Casciano Val di Pesa e la sua caratteristica Torre dell’Orologio, per poi immettersi nel magnifico settore Gravel del Torrente Terzona, raggiungiamo Calcinaia e il suo divertente single track, per arrivare al Ferrone e salire dalla bellissima strada bianca della Tenuta Poggio ai Mandorli, zona di produzione del Chianti Classico.
Continuiamo in una lunga salita verso San Polo e le pittoresche terre della Tenuta del Castello di Montemasso, di proprietà Ruffino Società Agricola, sempre collocata all’interno del territorio del Chianti Classico.
Scendiamo per una splendida strada bianca con panorami su i vigneti sottostanti e arriviamo al Lago di Castel Ruggero (attenzione strade soggette a fango, chi vuole può continuare su asfalto evitando questa piccola ma divertente deviazione al lago).
Raggiungiamo la capitale della terracotta Impruneta, dopo una dura salita su strada bianca, quella del Mulino di Castel Ruggero e passando da Via delle Fornaci, dove si trovano le più antiche fornaci di terracotta (Masini, Agresti, etc).

Arriviamo in pieno centro di Impruneta, davanti alla Basilica di Santa Maria, dove il sabato si tiene il mercato settimanale e ne approfittiamo per una sosta in un caratteristico “Centro Benessere, da ‘i babbo del Carbone”, un food truck con tutte le specialità toscane, come il lampredotto, la porchetta briaa e vino a go go nelle caratteristica bottiglia Chiantigiana (che ci piace molto di più della bordolese n.d.r.), dove facciamo anche la simpatica conoscenza del “Panta” un ciclista che ha fatto, tra tante altre “imprese”, anche la Tirreno Adriatica con la Graziella no stop.
Il ritorno alle macchine, passando dal settore gravel del Poggio alle Carraie, per poi affrontare il single track che segue il Borro Suganella in un susseguirsi di divertenti guadi.

 

 

 

Difficoltà: Medie Capacità
La Photo Gallery del Trail